Monte Rite: un Forte della Grande Guerra diventato Museo.

Ci sono luoghi privilegiati che permettono di vedere le Dolomiti come se si assistesse ad uno spettacolo in prima fila. E’ il caso del Monte Rite (2.183 mt) nel cuore del Cadore bellunese. L’ offerta panoramica è quantomai ampia e suggestiva: una visuale a tutto campo su Pelmo, Civetta, Marmolada, Tofane, Sorapis, Antelao, Marmarole, Schiara, Agnèr, Cimon della Pala.

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Si parte dal piccolo paese di Cibiana di Cadore salendo verso sud lungo la SP 347. All’altezza di un ampio parcheggio inizia la polverosa strada militare che porta in cima. Inizia qui un viaggio a ritroso nel tempo, che ci porta negli anni della Grande Guerra: questa zona era ritenuta di importanza strategica per i comandi italiani che vi costruirono una complessa opera di fortificazioni.
Superati i 7 km di questo serpentone ghiaioso la vista del Rifugio è di gran sollievo. Dopo aver reintegrato le energie si danno gli ultimi colpi di pedale per arrivare al Museo delle Nuvole riconoscibile dalle cupole triangolari di vetro (esteticamente molto discutibili). Il panorama è indescrivibile, ci si può dilettare per ore a riconoscere cime, profili, crinali. Qualcuno sostiene che siano le montagne più belle del mondo: da Monte Rite ci si può fare un’idea se essere d’accordo o meno.

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Da uno spiazzo circolare che ospitava una torretta con obice si imbocca in modo diretto il sentiero (Col d’Orlando), molto divertente, che riporta al parcheggio. Si tratta di un single track, non eccessivamente tecnico ma da affrontare con prudenza nei brevi tratti esposti e ripidi. Occorre inoltre prestare massima attenzione agli escursionisti a piedi.

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Dal parcheggio si ripercorre un tratto di provinciale in discesa per poi imboccare un bel sentiero nel bosco che riporta al punto di partenza.

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