Chegul, un sentiero a spirale sui crinali della Marzola

A corta distanza dalla città di Trento, sulla quale si può godere di una panoramica completa, questo itinerario sul sentiero Chegul che propone una delle discese più spettacolari che la dorsale della Marzola possa offrire.

Si parte da Villazzano, una delle frazioni del capoluogo che si aggrappano sulle pendici di questa maestosa montagna, e si attraversa Povo (cittadella universitaria) e Gabbiolo (in cui spiccano alcune belle ville antiche). La prima tappa è il Passo del Cimirlo: un passaggio obbligatao per chi vuole salire su questo versante, e nei cui pressi sono visitabili alcuni sparuti resti dell’ allora Forte Cimirlo, edificato dagli austroungarici a difesa della città.

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Si continua in direzione del Rifugio Maranza seguendo una strada asfaltata molto panoramica e che rende l’ascesa molto graduale.

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Superato il rifugio si segue la direzione per Malga Nova abbandonando l’asfalto per uno sterrato più impegnativo. Un breve tratto di discesa tecnica e si arriva a Stoi del Chegul, dove sono presenti alcune cavità usate come deposito durante la Grande Guerra.

Si continua in faticosa salita fino a raggiungere il picco dei 1.250 mt slm, da qui inizia una discesa dove nessun santo aiuta: i numerosissimi tornanti ed il fondo pietroso richiedono tutta la vostra abilità su questa vorticosa discesa che ha come sfondo la Val d’Adige e la città del Concilio. Si tratta del sentiero 411 e termina sulla strada asfaltata che percorsa nel tratto in salita.

Le emozioni non sono finite qui: un altro divertente segmento di single track continua in direzione di Borino evitando così di ritornare su asfalto al punto di partenza.

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