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Monte Zugna trincee e il cai115 non si cede un passo

Monte Zugna Trincee

Chi decide di arrivare su questa cima è sicuramente tra quegli appassionati di mountain bike che hanno voglia di toccare la storia con mano. Per realizzare questa impresa, decisamente impegnativa sia sul piano fisico che su quello tecnico, non bisogna cedere di un passo.

Non bisogna cedere di un passo come i Fanti della Brigata Taro che, cento anni fa, difesero indefessamente questa sommità.

monte zugna

A distanza di un secolo abbiamo la fortuna di non dover combattere contro uomini. Ci si batte contro i propri limiti.

Per conoscere il nostro passato ed evitarne gli errori: ma la temerità di chi ha combattuto credendo in un ideale è comunque d’ esempio.

Percorso

Lo sfondo panoramico da cui inizia questo percorso è quello già apprezzato in tanti altri itinerari in bicicletta in Val d’Adige, a pochi chilometri a sud di Rovereto vedi il percorso Lavini di Rovereto: un libro aperto su letteratura, scienza, storia da sfogliare con la MTB. In quella che era la linea di fuoco ai tempi della prima guerra mondiale.

Da Marco (frazione di Rovereto) si sale alla volta della lunga serpentina che porta a Passo Buole. Una ex strada militare con un primo tratto su fondo asfaltato che lascia il posto allo sterrato all’ altezza di San Valentino con la sua bella chiesetta.

Per un bel tratto l’ ambientazione è quella della gola del Torrente san Valentino.

Poi salendo tortuosamente verso Passo Buole i panorami si aprono.

Uno scenario mirabile di vette incontrastate dove i cucuzzoli delle Dolomti si fondono in unico quadro con le principali montagne che segnano il confine tra Trentino e Veneto.

sentiero al cospetto della Cima dello Zugna

Estremamente affascinante il passaggio sul crinale. Tra cime di straordinaria bellezza che sembra di poter toccare con mano.

Il passaggio dentro ai campi trincerati i cui ruderi sembrano i resti di una civiltà perduta.

panoramica

I pannelli didattici vi daranno un buon compendio di nozioni storiche.

Tra conquiste e sconfitte, gesta eroiche ed offensive respinte. Tra esaltanti bollettini della vittoria e le miserevoli condizioni di vita in cui erano costretti tutti i soldati: vincitori e vinti.

Dopo aver conquistato la cima ci si potrà dedicare ad una bellissima discesa.  Su uno dei sentieri più avvincenti di tutto il trentino: il CAI115.

Il CAI 115 è meglio affrontarlo con una bici dalle sospensioni generose, e con le dovute protezioni per ginocchia e gomiti.

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