Nelle trincee dell’inferno carsico

Nonostante i cento calendari, per i luoghi del Carso poco o nulla sembra essere cambiato da quando nelle trincee si viveva o si moriva a seconda di come girava la fortuna. Da Sagrado del Friuli parte questo itinerario che sembra ambientato in un set cinematografico dove mancano solo i soldati pronti all’ attacco o rannicchiati in una alcova per sottrarsi agli effetti delle bombe. E’ invece un museo all’ aperto: il più grande e significativo nel rappresentare quello che è passato alla storia come “mattatoio carsico”.

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L’itinerario si snoda nel tipico ambiente carsico: brullo e selvaggio al tempo stesso, con panorami che si estendono su quelle cime del goriziano i cui nomi hanno fatto l’epopea della Grande Guerra, mentre sul versante opposto si trova il mare (con possibilità di vedere Venezia nelle giornate più limpide).

Particolarmente suggestivo è il passaggio nel complesso fortificato di Brestovec, sul Monte San Michele, con tanto di attraversamento del lungo tunnel al cui interno è stato ricavato un percorso didattico. In questo punto il comando italiano, dopo la vittoria dell’agosto ’16, aveva installato una linea fortificata che, modificando la precedente galleria austriaca, divenne il puntello più importante della struttura difensiva carsica.

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Il percorso si svolge in gran prevalenza su sterrato. Non mancano alcuni brevi tratti di discesa di buona caratura tecnica come l “Enel Trail” (un tipo di single track realizzato per la manutenzione della linea elettrica, peraltro molto diffusi in questo territorio) ed un nuovissimo single track, aperto dagli appassionati locali, da prendere all’altezza di Cima Tre.

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