Spettacolare itinerario che si svolge tra la valle del Fiume Savio, crocevia dei passaggi tra la pianura emiliana e la Toscana e le singolari formazioni rocciose dello Zuccherodante.
Sono luoghi di straordinaria bellezza paesaggistica e la loro particolare conformazione di arenaria rende questo tracciato molto suggestivo e di elevato livello tecnico.
Anche sul lato storico le curiosità non mancano: si tratta di una terra che conserva antichissime tracce di insediamento dell’età del Bronzo. In seguito i Romani vi costruirono le prime vie di comunicazioni e gli insediamenti: favoriti anche dalla presenza di quelle acque termali che sono tutt’ora la più importante fonte di richiamo turistico.
Bagno di Romagna e la frazione San Piero in Bagno sono due importanti agglomerati avvolti dalla magica atmosfera del Parco delle Foreste Casentinesi. Elementi di bellezza cittadina non mancano in queste pur piccole realtà rurali e mercantili, molto affascinante è il centro di San Piero con le facciate affrescate ed i portici. A Bagno notevole è la basilica di S. Maria Assunta del IX sec. Il periodo di maggior splendore fu quello delle dominazioni signorili toscane nel periodo tardo medioevale e rinascimentale: con evidenti tracce d’ influenza sugli stili architettonici.
Si può affrontare questo itinerario in tutti i periodi dell’anno evitando la stagione calda. La salita qui proposta permette di evitare la trafficata strada provinciale che porta al Passo dei Mandrioli. Arrivati in questo punto si percorre un tratto del confine con la Toscana. I primi km sono di saliscendi nel bosco, dopo 1 km il tracciato scende tortuosamente nel bosco per poi passare sui tratti rocciosi che costituiscono la parte peculiare di questo itinerario.
Non mancano le curiosità: lungo il primo terzo di discesa si incontra una stele con incisioni che ricordano l’ importanza avuta da questa strada come via di comunicazione con Roma; poco più avanti si possono ammirare i resti di una osteria del XVI secolo.
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