monte cusna
monte cusna il gigante reggiano

Monte Cusna: ruote grasse intorno al gigante reggiano

Monte Cusna i reggiani lo chiamano il “gigante”. In effetti le sue propaggini allungate, irte e ricoperte da una rada vegetazione ricordano le forme di certi mostri della fantascienza o dei dinosauri della preistoria.

Questo itinerario per ruote grasse rappresenta una delle migliori combinazioni tra suggestioni panoramiche e divertimento tecnico.

Verso l’ Alto Appennino

Si parte da Civago seguendo la larga e frequentatissima strada forestale che conduce al Rifugio Battisti.

La salita è abbastanza graduale. Passa da un fitta foresta di latifoglie alle ampie e brulle distese che segnano l’ingresso nella fascia dell’ Alto Appennino. Dopo una sosta in località Segheria si supera anche il Rifugio Battisti. Proseguendo sempre su sterrata, verso il Rifugio Bargetana che si raggiunge in meno di mezz’ ora.

confine tra Emilia e Toscana

Tra Emilia e Toscana

Continua la salita ma le condizioni del fondo peggiorano decisamente. Imponendo anche di scendere dalla sella fino all’arrivo del passo che segna il confine tra Emilia e Toscana in località Focerella a 1700 mt slm.

I panorami spaziano sulle dorsali di due catene appenniniche che si protendono a perdita d’occhio tra pianura e mare. Sulla sinistra si nota il Monte Castellino e poco dietro il Monte Prado che con i suoi duemila e passa metri è la cima più alta della Toscana.

E’ tempo di pensare alla discesa, indossando casco e protezioni per lanciarsi in uno strepitoso single track che inizia in corrispondenza dell’ ultima fascia di vegetazione ad alto fusto cresciuta fin quassù. I passaggi sono molto fluidi, ed il ritmo viene spesso spezzato dalla presenza di tornanti dalle utili sponde rialzate.

L’ebrezza termina in corrispondenza di un ruscello attorno al quale sorgono alcuni caseggiati utilizzati per il controllo di una piccola centrale elettrica.

tornanti nel bosco al passo delle forbici

Si risale su forestale non ripida ma resa percettibilmente più faticosa da una stanchezza che comincia a farsi sentire. Ma la prospettiva di altre goduriose discese non può far desistere.

Discese che arriveranno subito dopo aver ripassato il Rifugio Bargetana. Alcuni tracciati non sono segnati sulle mappe, pertanto è indispensabile seguire bene la traccia ed affinare il fiuto.

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