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Giorgio Vianini: fotografo, ciclista e rubasalami

Giorgio Vianini milanese DOC è riuscito a coniugare due grandi passioni: la fotografia e la bici. La sua bici a scatto fisso e gli scatti della sua macchina fotografica sono diventati un insieme unico di sudore, voglia di fare, e grande creatività fotografica: uno spettacolo, come uno spettacolo sono per il pubblico le gare di Fixed a cui partecipa il suo Team: Cinelli Chrome.

Ph. Galliani, Stanzani, Rachello
Ph. Galliani, Stanzani, Rachello

Ha 51 anni ma lo chiamano “rubasalami” perché a dispetto dell’ età riusce ancora a portare via i premi ai ragazzi più giovani ed allenati. Conosciamolo meglio: 

Come è nato e qual è la filosofia del Team Cinelli Chrome ?

– Il Team Cinelli Chrome è nato dall’Idea del Presidente del Gruppo a cui fa capo il marchio Cinelli. Egli voleva coinvolgere un gruppo di persone di diversa estrazione e provenienza in un unico gruppo per miscelare insieme le loro esperienze, idee, personalità e capacità per dare vigore all’idea di divertimento e spettacolarità che pervade il mondo delle fixed, ovviamente un concetto di così ampia portata non poteva non attrarmi e il fatto di essere il Team Manager era una occasione unica per mettere in pratica la mia esperienza nel settore.

Giorgio Vianini criterium
Ph. Galliani, Stanzani, Rachello

Come coniughi la tua attività di fotografo e contemporanemante corridore ?

– La mia parte professionale di fotografo in verità si limita a informare tramite i Social l’attività del Team o di tutto quello che ruota intorno ai ns sponsor facendo dei backstage non convenzionali sui luoghi e le persone del team o che incontriamo per strada, tale necessità nasce in modo spontaneo ma trova poi molto successo presso tutti coloro che seguono la nostra attività. Le soddisfazioni, oltre a quelle agonistiche personali e del Team, sono quelle legate alla visibilità che l’ attività mi ha dato e il riconoscimento che in tanti mi hanno dimostrato per essa.

Quanto conta l’individualità all’ interno di un team?

– E’ innegabile che un corridore vincente funge da trascinatore e la sua individualità può servire da catalizzatore per tutto il team, ma in assenza di una figura tale, i singoli contano poco se non c’è un lavoro di squadra.

Cosa hai imparato da te stesso e dalla squadra?

– Ho imparato che nel nostro mondo non ancora abituato a una mentalità professionistica (per fortuna) le persone vanno seguite e indirizzate per poter dare il meglio e che alla fine chi riesce meglio e che ne esce sempre vincitore è colui che dentro di se è rimasto il messanger con la borsa in spalla o il ragazzo che esce in bici con gli amici a divertirsi.

La tua più grande soddisfazione/momento più bello?

– Quando tre anni fa Mister Colombo mi chiamò e mi disse tu sei la persona giusta per realizzare una mia idea.

Come affronti la fatica?

– Potrei dirti cose epiche e banali legati alla fatica, ma appartengono al mio passato e io vivo nel presente, ora andare in bici a certi ritmi e livelli per me è tanta fatica, e quindi è un limite, sono ancora nella fase in cui devo accettare questa cosa e quindi la affronto cercando di capire fino a dove mi posso spingere e come guadagnare terreno su di essa.

Che prospettive hai per il futuro?

– Tutti i giorni mi sveglio con decine di idee nuove e a volte devo darmi un freno, la prospettiva è di restare legato al Brand che mi ha sostenuto fino ad oggi ed ai suoi partner ma con una prospettiva meno vincolante e più spazio di movimento rinunciando a qualche benefit. In tal modo posso trovare spazio per esplorare nuove frontiere (Mtb, Gravel, CX, Randonnè, Granfondo e simili) in Italia e in giro per il mondo. Poi c’è la parte che riguarda l’organizzazione di eventi dove la sempre maggior richiesta di collaborazioni mi porterà ad aiutare la gestione di nuovi eventi e la creazione di altri in prima persona.

 

Giorgio Vianini criterium2
Ph. Galliani, Stanzani, Rachello

 

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