Il dog trekking è innanzitutto un’esperienza condivisa tra il cane e il suo padrone che aiuta entrambi a mantenersi in forma. Inoltre stimola il rapporto di fiducia tra uomo e animale. Come disciplina non è semplice da praticare e non è adatta a qualunque di cane.
Scopriamo in cosa consiste il Dog trekking e come si pratica
Dog Trekking: in cosa consiste
Praticare Dog Trekking non significa fare semplici passeggiate ma vere e proprie escursioni svolte generalmente in montagna. Escursioni in cui il padrone avrà bisogno dell’aiuto del suo cane.
Il suo amico a quattro zampe deve assolvere il suo compito trovando il giusto equilibrio tra fisico e psiche. Il cane dovrà supportare se non quasi trascinare il suo padrone fino alla meta.
Dog trekking: come si pratica
L’animale non deve letteralmente trascinare la persona, a cui tocca camminare di buon passo. Ma nello stesso tempo il padrone riceve dal suo cane il sostegno necessario per arrivare alla fine del percorso. La disciplina del dog trekking prevede che uomo e animale si affidino l’uno all’altro per superare le avversità del percorso e per reggere assieme la stanchezza fisica.
Dog trekking educativo
Per i neofiti il dog trekking non può essere svolto subito in solitaria. Bisogna affidarsi a personale qualificato che supporta il padrone e il suo cane fino all’arrivo, evitando che i due corrano rischi inutili, dovuti sopratutto all’inesperienza.
Parliamo di addestratori cinofili e guide escursionistiche che sanno occuparsi del cane e della persona con il metodo DTE – Dog trekking Educativo. L’obiettivo degli addestratori è quello di insegnare la corretta interazione sia al padrone che al cane, rafforzando e rendendo più solido il rapporto già esistente.
Dog trekking: quel’è l’attrezzatura
Innanzitutto ci si deve portare appresso una scorta d’acqua sufficiente per il padrone e per il cane. Bisogna tener conto che durante l’escursione servirà non solo a dissetare entrambi, ma anche a rinfrescare il cane accaldato e stanco. Naturalmente bisogna portare anche la ciotola per far bere l’animale.
Poi ci sono le imbracature e le corde, fornite di solito dalle associazioni che organizzano le uscite. Inoltre per il proprietario è necessario l’abbigliamento tecnico. Pantaloni e giacca multitasking, calze da trekking e gli scarponi da escursione. Nei periodi più caldi è sempre meglio portarsi dietro un cappello per evitare i colpi di sole.
Dog trekking: alcuni consigli da seguire
Il percorso va seguito alla lettera, senza iniziative personali del tutto inutili. Se non si conosce il posto è sempre meglio chiedere informazioni e aiuto.
Il dog trekking punta al miglioramento del rapporto tra padrone e candi e a far vivere ad entrambi una sana giornata di giornata di attività fisica. Pertanto è inutile strafare o cercare di fare gli eroi. Eventuali dimostrazioni di forza e di coraggio vanno messe da parte. Meglio usare attenzione e prudenza.
Il padrone deve concentrarsi sul suo cane, facendo attenzione a capire con quale velocità realizza che il suo aiuto è fondamentale, e con quanta velocità capisce quando è necessario tirare e quando invece no.
Il padrone deve sforzarsi di facilitare il compito del cane. Così a fine giornata, dopo la fatica dell’escursione, sarà ripagato da un soddisfazione impagabile.
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