Monte Pastello: i Forti della Val d’Adige

Un altro itinerario sul Monte Pastello (VR), stavolta per scoprire il suo lato occidentale che si affaccia spiovente sulle acque dell’ Adige: qui scopriremo un sorprendente sistema fortificativo eretto dagli austriaci intorno alla metà dell’ ottocento.

Si parte con alle spalle il fiume che rivedremo da una prospettiva molto più accattivante dalla strada militare che si inerpica togliendo spazio alla parete rocciosa.

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E’ proprio lungo questo vecchio tracciato sterrato, che inizia subito attaccato al paese di Ceraino dove abbiamo abbandonato l’auto, che incontriamo i resti del Forte Mollinary o Forte Monte: dapprima si incontra una postazione di artiglieria (sulla quale si sbuca anche nel finale della discesa) e, un chilometro più avanti, il forte vero e proprio.

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Si tratta di una struttura difensiva edificata dagli austriaci per difendere l’ingresso nella Val d’Adige, ed era collegato al forte Wohlgemuht di Rivoli, ben visibile sul lato ovest. Dopo l’annessione del Veneto all’ Italia (1866) venne utilizzato dall’ esercito italiano fino al 1945 quando venne distrutto dalle bombe: ancora oggi non è chiaro se a farlo saltare furono i tedeschi in ritirata o un bombardamento americano.

Spostando lo sguardo a nord-ovest è visibile anche il gigantesco Forte San Marco, posizionato su un costone roccioso.

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Si prosegue su strada asfaltata fino a raggiungere Cavalo e da qui la cima del Monte Pastello (con una breve deviazione si può raggiungere Forte Masua, pochi km prima di arrivare in cima). La discesa è molto insidiosa, ricca di sassi smossi che compromettono l’equilibrio ma nel complesso risulta divertente e con scorci panoramici molto suggestivi.

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