Rovereto: in MTB sulle orme dei dinosauri

Avevamo già trattato quella zona a Sud di Rovereto (TN), così straordinariamente ricca di bellezze naturali, che prende il nome di Lavini.

Lavini di Rovereto: libro su letteratura, scienza, storia da sfogliare con la MTB. 

La notorietà di questo luogo deve molto alla penna del Sommo Poeta Dante Alighieri che vi ambientò un passo dell’ Inferno. Ma i veri protagonisti di questo itinerario sono i dinosauri: la parte principale della salita si svolge in un favoloso parco tematico dove sono state rinvenute orme e resti di questi giganti della preistoria.

Ossario di Rovereto – Strada degli artiglieri – Orme

Road book

Si parte dall’ampio parcheggio dell’ Ossario di Rovereto che racchiude le salme dei caduti sul fronte del Monte Zugna durante la Prima Guerra Mondiale. Si continua a seguire il filo della storia percorrendo la Strada degli Artiglieri, una sorta di via crucis con lapidi riportanti i nomi di tutti gli artiglieri italiani caduti dalle guerre d’ Indipendenza alla II Guerra Mondiale. Dopo 2km il nastro asfaltato lascia il posto alla mulattiera in fondo naturale che attraversa la “Ruina Dantesca“: uno spettacolo di innumerevoli massi frananti verso la valle dell’Adige.  Al km 3,78 manteniamo la destra e dopo una spirale di tornanti si inizia a scendere su un roccioso single track che si fa più tecnico nella parte finale (km 6,22).

Fungo di Albaredo – Discesa dalla stanga

Terminata la discesa si torna a salire sulla destra percorrendo il fianco opposto della montagna. Dopo aver superato la curiosa formazione rocciosa del “Fungo di Albaredo” si prosegue fino ad una stanga giallo verde che precede l’inizio di una dura rampa cementata con la quale l’appuntamento è solo rimandato. Discesa vorticosa e decisamente intensa caratterizzata da rock garden molto divertenti con qualche punta tecnica degno di nota.

Risalita e seconda discesa

Si ripercorre parzialmente la stessa salita, tagliando a sinistra al primo bivio e raggiungendo più rapidamente la stanga giallo verde. Da qui si percorre l’arcigna cementata che giunge fino al crinale con la Vallarsa, sotto una vistosa antenna (Km 14).  Si prosegue su sentiero per duecento metri e si percorre un ultimo tratto di salita per superare l’ultimo valico (bici a spinta, ma il tratto è breve). Da qui parte la seconda spettacolare discesa, anche questa abbastanza tecnica e decisamente spassosa.

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