Un itinerario che metterà alla prova le vostre capacità di grimpeur: Punta Veleno è una delle salite più arcigne a livello nazionale. Lo è ancora di più se la si affronta con un bel paio di ruote grasse in previsione di una discesa MTB riservata anche essa ai più temerari.
I numeri per farne una sfida con sé stessi ci sono tutti: mille metri di dislivello distribuiti su un nastro d’asfalto lungo 10 km che si attorciglia su 20 tornanti (tutti numerati). E’ una ex tappa del Giro d’ Italia, e fu proprio uno degli organizzatori che, negli anni ’70, la battezzò con questo nome.
Sarebbe però un peccato soffermarsi troppo sugli aspetti che riguardano fatica e sudore, come se non vi fossero panorami mozzafiato che si aprono sulle acque turchesi del Lago di Garda ed una panoramica sempre più ravvicinata delle granitiche cime che lo sormontano. La strada sale in un susseguirsi di pareti rocciose a strapiombo a cui si alternano valloni selvaggi, inaspriti dall’erosione dell’acqua.
Al termine della lunga scalata, con picchi intorno al 20%, le gambe possono finalmente riposare in una area di sosta con panchine. Da qui in avanti si dismettono i panni dello stradista per ritornare nel mondo dei biker. Poco prima di Prada, dopo una leggera discesa su strada, si devia sulla destra seguendo una strada vicinale che diventa mulattiera.
I vecchi del luogo ricordano ancora i tempi in cui questa strada era percorsa dai muli e vi faranno notare che in qualche modo il loro posto lo abbiamo preso noi con i nostri mezzi meccanici.
La discesa qui proposta è una delle tante possibili in zona: si tratta di un sentiero interamente ricoperto da pietre sagomate ed ancora perfettamente incastonate.
E’ indispensabile avere un buona padronanza del mezzo ed essere ben determinati nel seguire la traiettoria migliore. Alla chiesa di Sant’ Antonio è senza dubbio gradita una sosta all’ ombra con acqua fresca di sorgente. Molto suggestiva la parte finale con begli scorci che intersecano le architetture di Castello di Brenzone con lo sfondo del Lago.
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