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Colli Euganei, luoghi dalle mille curiosità.

Nella stagione delle nebbie la vista dai Colli Euganei è in tutto e per tutto simile a quella di un osservatore su un’ isola in mezzo al mare: a dire il vero questa sensazione riproduce la realtà di qualche milione di anni fa quando la Pianura Padana era un lembo del Mar Mediterraneo ed i Colli Euganei eruttavano lava. Questi modesti rilievi sono un mondo a parte: non solo dal punto di vista geomorfologico, ma anche per la storia di questi luoghi.

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Si potrebbe quasi parlare di cultura isolana, e l’itinerario proposto permette di scoprire le tante curiosità locali. Si parte dal piccolo centro di Baone, non lontano da Este (le cui bellezze architettoniche meritano una visita a parte) e si inizia ad attraversare il primo di una serie di modesti rilievi: Monte Cecilia, una zona ricca di vigneti resi fertili dalla natura vulcanica del terreno. Si attraversa una zona molto panoramica con aree di interesse naturalistico-geologico per arrivare al Monte Orbieso la cui cima è sormontata da un antico monastero benedettino (in delittuoso stato di abbandono) del XIII secolo. Dietro al monastero una piacevole sorpresa: alcuni appassionati locali hanno recuperato l’antico sentiero trasformandolo in un percorso da enduro molto divertente.

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Dopo l’adrenalina si risale pazientemente verso Monte Fasolo, zona di rinomati vini, per poi scendere lungo una pietraia verso Faedo. Si volta a Sx circuendo le pendici del Monte Rusta lungo un sentiero lastricato e generalmente reso umido e scivoloso dalla densa vegetazione. L’obiettivo è ora il Monte Cinto: lo si raggiunge inerpicandosi su una tortuosa sterrata che termina in cima. Qui si trovano le suggestive Cave di Monte Cinto; salendo di qualche tornante più in alto si trovano sparse qua e là delle pietre squadrate che sono tutto quel che rimane di un antico castello medioevale, e delle trincee scavate dai soldati tedeschi che durante la seconda guerra mondiale avevano posizionato una batteria contraerea. Scendendo si visita la Busa dei Briganti, una singolare formazione rocciosa con deliziosa vista panoramica.

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Scendendo su un divertente single track che attraversa anche un uliveto si arriva alle Cave di Bomba dove sono visibili dei piccoli carrelli su binari: è un museo di archeologia industriale all’aria aperta che invita a visitare il sottostante museo geopaleontologico, anche esso dedicato alla storia e all’archeologia locale, gli spazi espositivi sono stati ubicati nell’edificio dell’ antica fornace.

Si ritorna verso Baone tagliando a fianco del Monte Cero su sentiero.

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