Il “filosofo delle ruote grasse”: Raffaele Ganzerli

Non molto tempo fa si è aggiunto al team di Tripkly Raffaele Ganzerli che condivide con Noi la bicicletta come stile di vita, non solo prestazioni ma un modo, le due ruote, per avventure alla scoperta della storia, della natura e della cultura che ci circonda.

“È andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese. In questo modo te le ricordi come sono veramente, mentre in automobile ti restano impresse solo le colline più alte, e non hai un ricordo tanto accurato del paese che hai attraversato in macchina come ce l’hai passandoci in bicicletta.” – Ernest Hemingway

Raffaele “filosofo delle ruote grasse”, sì perchè Laureato in Filosofia ma con un’amore per la bici, che l’ha portato a diventare una guida di MTB e che con la sua passione contagiosa vuole arrivare a trasmetterla a tutti i lettori che potranno gustare una serie percorsi selezionati per una collana che Vi porterà ad attraversare l’Italia ovviamente off-road!

Perchè hai scelto di condividere il tuo amore per la bici?
Tutto è dipeso dall’avvento dei Social Network.
Ho questa passione sin da quando Internet non esisteva, e senza questo strumento era impensabile raggiungere migliaia di persone con foto, tracce e descrizioni degli itinerari. Oggi per fortuna si sono aperte infinite possibilità di comunicare e trasmettere emozioni, consigli, informazioni.
Credo molto nella condivisione perché oltre ad essere un fattore di aggregazione sociale permette di approfondire la conoscenza del territorio e quindi valorizzarlo.

Il libro “La Val d’ Adige in Trentino: Sette itinerari MTB” è il primo della collana, gli altri quanti saranno e di che cosa tratteranno?
Il secondo è appena uscito e riguarda l’ Appennino Tosco-Romagnolo: un contesto che sembra studiato apposta per soddisfare i biker più accaniti; io la chiamo l’ Università della MTB perché non c’è posto migliore dove affinare le tecniche di discesa, ed in più è un territorio che nasconde bellezze naturali sorprendenti.
Non c’è un limite preciso a questa collana di libri: l’idea è quella di raccogliere 7 itinerari nei Contesti territoriali che mi ispirano maggiormente.

Come hai scelto l’itinerari da percorrere e il numero 7 ?
L’ispirazione mi è venuta durante l’attraversata della Scozia in MTB: prima di partire trovai su internet un circuito di 7 itinerari MTB sparsi nel sud del Paese. Per me che arrivavo in quel paese per la prima volta è stato un ottimo sistema per trovare subito degli itinerari eccellenti senza perdere ore ed ore a cercare. E poi il 7 è un numero magico che rappresenta la conoscenza: in fondo quello che vorrei trasmettere non è solo una raccolta di giri da fare ma anche un approfondimento sulla storia e cultura locale.

Cosa vuoi che rimanga ai tuoi lettori da questa Collana?
La curiosità, la voglia di scoprire, ed il vedere gli itinerari come una occasione di arricchimento culturale.

Per quanto riguarda Noi cosa ha spinto un esperto come te a partecipare al progetto Tripkly?
Mi piace l’idea di allargare le vedute: purtroppo molto spesso tra bikers ci si limita a scambiarsi le tracce senza trasmettere nulla di quanto si è esperito. Il mondo della MTB tocca molti aspetti: dal rispetto per l’ambiente, alla salute fisica, dalla storia alla geografia. Sicuramente il progetto Tripkly sta andando nella direzione di sviluppare questi fondamentali aspetti.