Segrado del Carso

In MTB alla scoperta delle meraviglie del Carso

E’ veramente un itinerario straordinario per la quantità di cose interessanti e belle da vedere questo a metà tra Italia e Slovenia. Peraltro si svolge in una zona, il Carso, ingiustamente ritenuta troppo aspra per fare della buona mountain bike.

Segrado del Carso

Si parte da Sagrado del Friuli, pittoresca cittadina dalle maestosa mura bianche, si sale verso le alture di Polazzo dove si incontra un incredibile altare sacrificale di origine celtica.

Si narra sia dedicato al dio Beleno, che secondo i romani corrispondeva ad Apollo.

Si tratta di una serie di rocce naturali modellate per dare la suggestione di un tempio con tanto di profilo del volto divino in questione.

altare sacrificale di origine celtica

Le trincee della Grande Guerra

Poco lontano incontriamo delle trincee, sono la prima di una lunga serie di testimonianze della Grande Guerra che saranno il Leit Motif di tutto l’itinerario.

Questa area è tra quelle che più hanno assorbito il sangue delle battaglie dell’Isonzo.

Lago di Doberdò e pietrarossa

Si prosegue in direzione della Slovenia sormontando il Lago di Doberdò, una vera anomalia per un territorio del genere. A dire il vero l’acqua non è mai abbondante tranne dopo lunghi periodi di pioggia.

In questi periodi  si può ammirare uno splendente specchio d’acqua turchese costellato di isolotti e con il chiasso delle anatre starnazzanti. Nel frattempo si può visitare anche casa Cadorna, un piccolo conglomerato di casette e gallerie abbarbicato sul  ripido costone roccioso. Per arrivarci si deve fare una scalinata.

Si sconfina in Slovenia passando per boschi e scendendo per alcuni sentieri di montagna dal fondo particolarmente scorbutico ma divertente.

Tra un sentiero e l’altro si torna in Italia per affrontare l’ultima e più spossante salita per arrivare in cima a San Michele. La cima di questo monte è stata tra le più contese.

Su  San Michele vi è un museo e vi sono presenti ingressi di gallerie, ed una serie di cippi commemorativi.

Conquistata la sommità si scende lungo un mirabolante single track con passaggi quasi da Downhill.

Per l’alto livello tecnico dei sentieri ed il  fondo particolarmente roccioso sono vivamente raccomandate protezioni e casco integrale.

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