In MTB sulle tracce di Cesare Battisti e Fabio Filzi

Quella che da Rovereto porta alle cime del Pasubio è come una salita che porta verso un’altra dimensione: dai ritmi convulsi della città a quelli delle montagne dove il tempo non esiste. C’è veramente un mondo di differenza tra il punto più basso e quello più elevato di questo itinerario, ma c’è anche un filo rosso che li unisce ed è quello della Grande Guerra che ha lasciato ferite e ricordi ancora vividi.

Assolutamente da visitare è il museo della Prima Guerra Mondiale ubicato tra le mura medioevali di Rovereto, così come merita una visita Forte Pozzacchio a poche centinaia di mt dall’ omonima frazione.

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Lasciando la macchina nella periferia industriale si segue la SP di Trambileno seguendo la strada asfaltata fino a Ca’ Bianca dove inizia un suggestivo sterrato, per poi tornare su asfalto fino a Malga Valli (1.520mt) dove effettuare una rifocillante sosta. Si segue per un lungo tratto la “Strada delle Malghe”, fino al sentiero che taglia diretto al Rif. Lancia arrivati al quale è giusto concedersi una sosta sia panoramica (con lo sguardo proiettato sul poco distante Col Santo) che ristoratoria.

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Superati gli ultimi 100 mt di dislivello si entra nel vivo di una splendida discesa sempre coronata da uno scenario spettacolare di creste rocciose: tra i punti più suggestivi quello di Monte Testo e Monte Spil. Una tavola di pietra sormontata da una croce di ferro con due targhe commemorative interrate a fianco, accolgono il visitatore in località Corno Battisti: il luogo dove furono catturati due celebri patrioti irredentisti quali Cesare Battisti (deputato austriaco di origini trentine) e Fabio Filzi (volontario italiano di origini croate).

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La discesa continua con tratti piuttosto tecnici fino a Pozzacchio da cui è possibile deviare in pochi minuti sull’omonimo Forte, famoso per essere interamente ricavato nella pietra naturale.

Finale a sorpresa con single track su lungo lago.

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