Lavini di Rovereto: un libro aperto su letteratura, scienza, storia da sfogliare con la MTB.

Sin dalla partenza di questo itinerario sui Lavini di Rovereto si percepisce che la storia sarà un sottofondo costante: dalla maestosa cupola di uno dei maggiori edifici commemorativi della Grande Guerra, il Sacrario Militare di Rovereto fino a Malga Tof dove termina la salita, è una continua e piacevolissima immersione tra storia, natura e letteratura dantesca; una grande enciclopedia a cielo aperto incastonata tra la sponda sinistra dell’ Adige e la cima maestosa dello Zugna.

La sensazione di tornare sui banchi inizia non appena si entra nel Parco dell orme dei dinosauri, una zona di grande interesse paleontologico per il ritrovamento di resti delle grandi creature del passato.Poi c’è la storia della prima guerra mondiale che rivive sotto le ruote che percorrono le strade militari, e c’è anche la letteratura con quelle “ruine” che impressionarono Dante nel celebre verso de “L’ Inferno”. Infine c’è il Fungo di Albaredo che riempie di stupore i passanti che non si aspettavano di trovare una così curiosa formazione rocciosa.

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La salita è abbastanza lunga ed uggiosa: la prima tranche è su asfalto e segue la “Strada degli Artiglieri”, una sorta di via crucis dedicata agli artiglieri caduti nelle due guerre mondiali. Si passa su strada bianca nella zona delle Orme dei dinosauri dove si può ammirare lo scenario naturale che tanto impressionò il Sommo Poeta.

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Si ritorna su asfalto nell’ ultimo e tortuosissimo tratto che percorre il crinale che sormonta la Vallarsa. Da Malga Tof inizia la discesa: ed è una di quelle che non concedono respiro.

Per la sua varietà di terreno che unisce tratti scorrevoli a tratti di controllo tecnico può essere considerato un’ottima scuola anche per i principianti; mentre i più scatenati non si annoieranno a perfezionare traiettorie ed impostazioni.

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