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Ponte di Veja in MTB, l’angolo più incantato della Lessinia

Un itinerario MTB alla scoperta di un ponte architettonicamente perfetto, decisamente antico, anzi più antico ancora dell’uomo: com’è possibile?

Accade in un angolo incantato del Veneto, la Lessinia.

Un particolare fenomeno geologico ha creato una sbalorditiva formazione rocciosa che nulla ha da invidiare alle architetture umane.

Ponte di Veja (alto)

L’itinerario che segna un ritorno nella Val Pantena

E’ un itinerario che segna un ritorno nella Val Pantena, dove siamo stati per scoprire alcuni trail creati da appassionati di mtb locali.

Vedi il nostro approfondimento Le Prove Speciali di Lugo di Grezzana, nelle valli veronesi.

Il ponte di Veja ci appariva sul lato opposto della valle con tutta la sua naturale magnificenza . Come detto la sua formazione non ha avuto contributi umani.

L’arcaica presenza di ominidi appartenenti addirittura al gruppo di Neanderthal, è stata comprovata dal ritrovamento di numerosi oggetti in selce che risalgono a ben 100.000 anni.

L’ipotesi più accreditata sull’ origine di questo straordinario fenomeno è quella di un crollo di una preesistente caverna, per effetto dell’erosione dell’acqua. Il risultato di questo azione è un ponte con 40 metri di arcata ed uno spessore di ben 9 metri!

Si parte da Lugo di Grezzana, come nell’altro itinerario. Si percorre una salita su comodo asfalto fino ad intersecare una mulattiera che conduce in discesa al conglomerato rurale di Pozze.

Da qui si scende attraverso secolari castagneti alternati ad ambientazioni selvagge. Arrivati in un grosso piazzale, dove si staglia la verde sagoma di un carro armato Sherman in dotazione all’esercito italiano. E’ ora messo a monumentale riposo.

Segue un tratto di breve salita che si interrompe all’altezza di una delle aree industriali dedicate alla lavorazione della preziosa pietra locale.

Dopo una discesa abbastanza monotona su strada campestre si arriva al sentiero della Sengia che inizia quasi impercettibile poco dopo una zona estrattiva.

Una discesa piena d’adrenalina

I discesisti che si saranno fin qui annoiati troveranno in questo ultimo chilometro e mezzo un ottimo compendio in adrenalina. La discesa presenta qualche tratto scavato sulla parete rocciosa: leggermente esposto ma non pericoloso. Prestare attenzione alle numerose sequenze rocciose dall’accento decisamente tecnico.

Sentiero della Sengia

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