Fitwalking - Fonte: trekking.it

Fitwalking: in cosa consiste e come si pratica

Camminare è un esercizio fisico sempre più consigliato da medici e preparatori. Perfetto per combattere gli effetti negativi della sedentarietà, non sforza eccessivamente il corpo. Camminare fa bene, ma bisogna farlo con costanza e giusta intensità.

Fitwalking
Fitwalking in riva al mare – Fonte: salute.robadonne.it

Fitwalking, la camminata sportiva

Da queste premesse nasce il Fitwalking, la camminata sportiva inventata da Maurizio Damilano. Partendo dalla sua disciplina, il campione olimpico di marcia ha elaborato una tecnica per massimizzare gli effetti positivi della camminata, dandole il nome di fitwalking ovvero “camminata benessere”.

Nel 2008 Damilano ha pubblicato “Camminare Bene“, manuale ufficiale della neo disciplina. Una guida studiata per ottenere tutti i vantaggi da un’attività fisica perfetta per combattere la sedentarietà con il giusto sforzo nei tempi morti della giornata.

I benefici del Fitwalking

L’esercizio fisico del cammino, come tutte le altre attività motorie aerobiche, riduce i fattori di rischio, promuovendo quelli di protezione. Infatti riduce la probabilità di contrarre le malattie cardiovascolari.

Praticare in maniera costante un’attività fisica determina evidenti benefici.  Il segreto sta nella costanza. E’ consigliabile camminare almeno 3 o 4 volte alla settimana, provando ad aumentare sempre di più la durata delle camminate, in modo da raggiungere risultati evidenti.

Come si pratica il fitwalking

Per ottenere benefici apprezzabili bisogna fare attenzione alla tecnica. Perché camminare in modo sbagliato può causare problemi alla postura e all’apparato muscolo-scheletrico. Questo non vuol dire rimparare a camminare. Ma perfezionare o correggere il modo di farlo, per raggiungere gli obiettivi desiderati e muoversi con facilità. Senza dolori, senza stanchezza muscolare e tensioni articolari.

Il fitwalking consiste in una camminata spedita, grazia alla quale si sollecita un maggior numero di muscoli. Questo per la gestualità della sua tecnica. I movimenti coinvolgono piedi, gambe, bacino, tronco, braccia, spalle, collo fino al viso.

Si parte dal semplice camminare. E successivamente serve la giusta applicazione e concentrazione per acquistare la corretta motricità. Non bisogna avere fretta. La tecnica del fitwalking si acquisisce gradualmente. Ogni passo in avanti dev’essere una meccanismo automatico del corpo. Ci si accorge gradualmente dei miglioramenti. E assieme a loro arriveranno anche i vantaggi per la forma fisica.

Fitwalking
Fitwalking – Fonte: trekking.it

L’uso dei piedi

Nel fitwalking il piede adotta il movimento a tampone. Tocca il suolo in corrispondenza del tallone, vi aderisce completamente per lasciarlo in corrispondenza della punta dell’alluce, usando come perno la caviglia.

Nello specifico, il tacco viene appoggiato in posizione leggermente esterna. La pianta viene appoggiata a terra completamente. E quando il tacco inizia a rialzarsi, l’appoggio si porta progressivamente verso l’interno fino al massimo punto di spinta sulla punta dell’alluce.

L’uso delle gambe

Non devono essere troppo molli e troppo rigide. Devono avere un movimento energico fino a percepire l’intervento dei muscoli. La loro azione viene guidata dal piede e lo aiutano nel suo movimento.
A partire dal contatto del tacco con il terreno, dove il quadricipite sostiene parte del peso corporeo. E fino alla spinta, durante la quale i muscoli posteriori della coscia imprimono forza all’avanzamento.

Tronco e anche

Il bacino fa da cerniera tra l’azione degli arti inferiori e quella della parte superiore del corpo. Se tronco e bacino non sono il linea l’azione delle gambe risulta inutile. Il movimento delle anche assieme al bacino permettono di sviluppare la giusta ampiezza del passo. Mantenendo l’azione fluida e armoniosa. Quindi imparare a muoversi con scioltezza a livello del bacino è molto importante.

Il tronco dev’essere sempre in asse con le gambe a formare una linea immaginaria tra malleolo e la testa che passa attraverso la cresta del bacino. Con il busto buttato in avanti e il bacino arretrato si sovraccarica la zona dorsale.

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Fitwalking

L’uso delle braccia

Danno una grande aiuto all’impulso della camminata. Mentre oscillano, i gomiti vanno piegati a 90 gradi. E devono oscillare in senso opposto a quello delle gambe, bilanciando la postura. Il gomito deve alzarsi quasi al livello della scapola, mentre con la mano si deve raggiunge l’altezza tra ombelico e sterno. Cosa non necessaria se il ritmo è basso, ma fondamentale se si alza l’andatura.

L’uso delle spalle

Assecondano il movimento delle braccia e devono cadere morbide verso il basso. Durante l’azione delle braccia non devono essere contratte altrimenti determinano la rigidità di tutto il corpo e in particolar modo di collo e schiena. Non vanno sollevate verso l’alto per avere l’impressione spingere di più sugli arti superiori.

Collo e testa

Assieme incidono sulla postura in maniera importante. La testa va mantenuta perfettamente dritta, dando la sensazione di allungare in modo completo la colonna vertebrale. Tale posizione va mantenuta con estrema naturalezza.