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Monitorare il rischio per vivere la montagna in sicurezza

Per prevedere il rischio valanghe cooperano Corpo Forestale dello Stato e Regione Marche nel monitorare il territorio.

Incidenti durante la stagione invernale sono causati per lo più da escursionisti e sciatori spesso imprudenti. Per garantire maggiore sicurezza agli abitanti della montagna e a sciatori e turisti, il Corpo Forestale dello Stato –  la Regione Marche  e la Protezione Civile, hanno siglato un Protocollo d’intesa finalizzato al monitoraggio nivologico e alla valutazione del pericolo e del rischio valanghe nel territorio montano regionale, con particolare riguardo ai Monti Sibillini.

In tal modo si intende attivare le sinergie operative tra i due Enti, utilizzando la consolidata esperienza del Servizio Meteomont del C.F.S. nella previsione del pericolo valanghe, i cui dati, pubblicati nei bollettini nazionali, vengono ora utilizzati anche dal Centro Funzionale Multirischi della Regione Marche per l’elaborazione degli  avvisi di criticità e di rischio valanghe e per gestire, in tempo reale, le emergenze connesse con il rischio neve a bassa quota a favore della viabilità stradale.

Negli ultimi  anni è in funzione, presso la sede del Coordinamento Territoriale del C.F.S. di Visso, il Centro Settore previsionale per l’Appennino Umbro Marchigiano che può contare sui dati dell’innevamento rilevati giornalmente da diverse Stazioni Meteomont, distribuite uniformemente sull’Appennino Umbro-Marchigiano.

Proprio per dare maggiore chiarezza informativa ai fruitori della montagna, viene pubblicato sul web un unico bollettino regionale che riporta la situazione di pericolo valanghe su tutto l’appennino marchigiano e le eventuali criticità, con particolare riferimento ai comprensori sciistici, dove, il Corpo Forestale dello Stato svolge uno specifico servizio di “vigilanza e soccorso sulle piste da sci” per far rispettare le regole di sicurezza a sciatori e snowbordisti.

 

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